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p. ANPI 
(Angelo Zappoli) 
p. ARCI
(Mauro Sabbadini)
p. Donne in Nero
(Lucia Alagna) 
p. Lega Ambiente
(Dino De Simone)
p. Federazione dei Verdi (Franco Borrello) p. Comunisti Italiani (Giuseppe Pitarresi)
p. Rifondazione Comunista
(Mario Sumiraschi)
p. Sinistra Democratica (Calogero Rinaldo)
p. Sinistra Varesina (Pietro Giuliani) p. Un’Altra Lombardia (Rocco Cordì)
p. UISP (Alessandra Pessina) p. CGIL (Franco Stasi)
p. Emergency  (Ornella Jurinovich) p. L'albero di Antonia (Isabella Mauceri)
Sabato 19 luglio 2008 Varese Piazza Monte Grappa
dalle 15,00 alle 19,00
 
 

---- Original Message -----

From: Rinaldo Calogero

Sent: Wednesday, July 09, 2008 1:53 PM

Subject: comitato contro la schedatura dei minori nomadi

Si trasmette in allegato il comunicato stampa del comitato promotore contro il  provvedimento odioso, discriminatorio e violento quale la “schedatura dei minori nomadi” e l’iniziativa per la raccolta delle impronte digitali che avrà luogo a Varese il 12 luglio dalle 15.00 alle 19.00 in Piazza Monte Grappa

Un cordiale saluto
p. il comitato promotore 

Calogero RINALDO






---- Original Message -----
From: Rinaldo Calogero
To:
musichouse-edizioni@libero.it
Sent:
Wednesday, July 16, 2008 10:22 AM
Subject:
da Varese un no al razzismo

invio il comunicato aggiornato con un file animato in allegato che potete utilizzare come volete

Calogero RINALDO

Comunicato stampa

….e allora prendete anche le nostre impronte, schedate anche noi.

E  ORA  SCHEDATECI  TUTTI

 

Manifestiamo contro un provvedimento odioso, discriminatorio e violento quale la “schedatura dei minori nomadi”.
Questo provvedimento è una palese discriminazione fondata sull’appartenenza etnica e viola i principi fondamentali della nostra Costituzione, sanciti anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nella Convenzione dei Diritti dell’Infanzia.
Anche i nazisti iniziarono con una schedatura di massa dei “diversi”, ebrei, zingari, slavi, omosessuali, non allineati con il regime e finirono con i campi di concentramento e di sterminio.
La storia ci deve insegnare la tolleranza verso popoli e culture diverse dalla nostra ben sapendo che in caso di atti di rilevanza penale ogni persona deve essere uguale di fronte alla legge e pagare per i reati commessi.
La sicurezza non si ha schedando un popolo, ma garantendo l’efficienza delle forze dell’ordine.

Sabato 12 luglio 2008, a  Varese in Piazza Monte Grappa, dalle 15.00 alle 19.00

ANPI, ARCI, Lega Ambiente,  Federazione dei Verdi,  Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Sinistra Varesina -costituente per la sinistra, Un’altra Lombardia, organizzano una “schedatura” pubblica e volontaria, raccogliendo le impronte digitali di tutte le persone che condividono la nostra protesta.
Le impronte verranno inviate al Ministro dell’interno Maroni con un messaggio:

“Prendetevi le nostre impronte e non toccate le bambine e i bambini rom e sinti”

A tutte le forze politiche di opposizione, alle forze democratiche, alle associazioni, ai media, ai singoli chiediamo di aiutarci a fermare questo scempio della vita civile e democratica del nostro paese, in cui il razzismo è ormai pratica di governo.

Varese, 8 luglio 2008                                      F.to

p. ANPI  (Angelo Zappoli)  p. ARCI (Mauro Sabbadini)
p. Donne in Nero (Lucia Alagna)  p. Lega Ambiente (Dino De Simone)
p. Federazione dei Verdi (Franco Borrello) p. Comunisti Italiani (Giuseppe Pitarresi)
p. Rifondazione Comunista (Mario Sumiraschi) p. Sinistra Democratica (Calogero Rinaldo)
p. Sinistra Varesina (Pietro Giuliani) p. Un’Altra Lombardia (Rocco Cordì)
p. UISP (Alessandra Pessina) p. CGIL (Franco Stasi)
p. Emergency  (Ornella Jurinovich) p. L'albero di Antonia (Isabella Mauceri)
L’iniziativa verrà ripetuta sabato 19 luglio stesso luogo e stessi orari.

 

................................................................................................................................................Comunicato stampa

 

DA VARESE UN NO AL RAZZISMO!!!

Sabato 12 luglio si è voluto lanciare nella città di Varese un preciso NO alla discriminazione e alla schedatura dei minori nomadi, voluta da un illegittimo quanto razzista provvedimento del ministro degli interni Roberto Maroni. Numerose associazioni sono scese in piazza mediante un presidio, con lo scopo non solo di mostrare il loro sdegno verso tale discriminazione, ma anche con una simbolica quanto originale iniziativa: l’auto-schedatura da parte di tutte le persone contrarie a quel provvedimento. E tale iniziativa è stata un vero successo: quasi 200 persone hanno aderito, lasciando le loro impronte in solidarietà ai bambini rom. Le impronte verranno poi spedite al ministro Maroni, che così avrà modo di costatare il rifiuto da parte di molte persone a tale schedatura.

Perché non si può, e non si deve, accettare che il governo emani leggi razziste in nostro nome.

Sabato 19 luglio 2008

a  Varese in Piazza Monte Grappa,

dalle 15.00 alle 19.00

 

ANPI, ARCI, CGIL, Donne in Nero, Emergency, Federazione dei Verdi, L'albero di Antonia, Lega Ambiente,   Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Sinistra Varesina -costituente per la sinistra, Un’altra Lombardia, UISP, organizzano una “schedatura” pubblica e volontaria, raccogliendo le impronte digitali di tutte le persone che condividono la nostra protesta.

Le impronte verranno inviate al Ministro dell’interno Maroni con un messaggio:

 

“Prendetevi le nostre impronte e non toccate le bambine e i bambini rom e sinti”

Manifestiamo contro un provvedimento odioso, discriminatorio e violento quale la “schedatura dei minori nomadi”.

Questo provvedimento è una palese discriminazione fondata sull’appartenenza etnica e viola i principi fondamentali della nostra Costituzione, sanciti anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nella Convenzione dei Diritti dell’Infanzia.

Anche i nazisti iniziarono con una schedatura di massa dei “diversi”, ebrei, zingari, slavi, omosessuali, non allineati con il regime e finirono con i campi di concentramento e di sterminio.

La storia ci deve insegnare la tolleranza verso popoli e culture diverse dalla nostra ben sapendo che in caso di atti di rilevanza penale ogni persona deve essere uguale di fronte alla legge e pagare per i reati commessi.

La sicurezza non si ha schedando un popolo, ma garantendo l’efficienza delle forze dell’ordine.

 

A tutte le forze politiche di opposizione, alle forze democratiche, alle associazioni, ai media, ai singoli chiediamo di aiutarci a fermare questo scempio della vita civile e democratica del nostro paese, in cui il razzismo è ormai pratica di governo.

 

 
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